Finalmente potremo far riparare i nostri elettrodomestici grandi e piccoli e i nostri smartphone!

In realtà, mettiamo in guardia i lettori dalle illusioni dei titoloni, specie se precedono un appuntamento elettorale.

Perché il diritto alla riparazione non è mai venuto meno, è solo diventato meno conveniente per buona parte di elettrodomestici grandi e piccoli, sia per i costi di manodopera, sia per i costi dei componenti. Per rendere fruibile questo diritto, si renderebbe necessario in molti casi, rivedere i parametri di progettazione per agevolare la sostituibilità di microcomponenti a costi più contenuti rispetto ai macro-componenti.

Ma poi c’è sempre il problema dei costi di manodopera.

Con questo non vogliamo dire che la direttiva non serva, anzi, cerchiamo solo di far aprire gli occhi alla gente così da stare guardinghi sulla reale applicabilità di questi encomiabili principi.

Intanto, questo ha poco o nulla a che vedere con il problema della “obsolescenza pianificata”, fenomeno dove la trasparenza delle aziende è, e rimane un miraggio; infine perché i paroloni di alcuni sbandieratori della sostenibilità e dell’economia circolare, che tanti danni economici nelle tasche del cittadino lasciano all’orizzonte, sono quantomeno sospetti in periodi preelettorali. Torneremo a parlarne!!